Percorso Teatro 2022-23
AREE TEMATICHE
1 - I CLASSICI
IL MERCANTE DI VENEZIA
di William Shakespeare, con Franco Branciaroli
giovedì 10 novembre al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (ore 20.45)
venerdì 11 novembre al Teatro Zancanaro di Sacile (ore 21.00)
sabato 12 novembre all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons (ore 21.00)
Con i suoi potenti temi universali Il mercante di Venezia di William Shakespeare, rappresentato per la prima volta a Londra nel 1598, pone questioni di assoluta necessità: etiche, sociali, parla di scontri fra religioni, d’amore, di amicizia, di denaro e di vendetta.
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Rumor(s)cena, istruzioni per una visione consapevole e oltre >>
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OTELLO
di William Shakespeare, con Jurij Ferrini
domenica 12 febbraio all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Su questo dramma della gelosia, dove la verità perde di concretezza e cede il passo alla calunnia, si innesta una chiave di lettura contemporanea. Il groviglio di sentimenti che tormenta il protagonista si intreccia ai temi della discriminazione, della cospirazione e dell’intolleranza.
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LISISTRATA
di Aristofane, libero adattamento e regia di Ugo Chiti
sabato 3 dicembre al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
sabato 21 gennaio al Teatro Comunale Mascherini di Azzano Decimo (ore 21.00)
Lisistrata ci fa scoprire la stupidità, l’ipocrisia, i vizi, le perversioni, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti e per appianare le liti, attraverso un meccanismo teatrale modernissimo: una specie di farsa con un linguaggio diretto e divertentissimo.
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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare, traduzione di Antonio Mazzara, con Jurij Ferrini
domenica 11 dicembre al Teatro Miotto di Spilimbergo (ore 20.45)
In Sogno di una notte di mezza estate, passione e inganno si avviluppano in modo assurdo e repentino per poi dipanarsi come d’incanto. Realtà e irrealtà giocano a fondersi e a confondersi insieme in una folle notte d’estate governata dal capriccio di Amore, la forza più potente e misteriosa del mondo.
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2 - IL TEATRO DELLE EMOZIONI
EVERY BRILLIANT THING (Le cose per cui vale la pena vivere)
di Duncan Macmillan, con Filippo Nigro
sabato 26 novembre all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Lo spettacolo apre un interessante approfondimento sul tema della depressione, affrontandolo con leggerezza e ironia. Coinvolgente e brillante, lo spettacolo richiede un’interazione con alcuni spettatori che, chiamati a impersonare dei personaggi minori, diventano l’elemento destabilizzante e innovativo ad ogni replica.
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QUE SERÁ
di Roberta Skerl, con Paolo Triestino, Edy Angelillo, Roberto D’Alessandro
sabato 14 gennaio al Teatro Comunale di Zoppola (ore 20.45)
«Prova attoriale di altissimo profilo… Un racconto di pura amicizia, tragico e comico al tempo stesso, che nelle mani dei tre attori e con la delicatezza del tocco registico di Paolo Triestino acquisisce ancora più forza ed intensità. Vedere Que serà fa sicuramente stare meglio e sarebbe sicuramente un peccato privarsene.» – Luciano Lattanzi, Media&Sipario
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TRE UOMINI E UNA CULLA
di Coline Serreau, con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta, Attilio Fontana
venerdì 3 marzo al Teatro Zancanaro di Sacile (ore 21.00)
sabato 4 marzo al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora per la prima volta sui palcoscenici italiani grazie al nuovo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film, Coline Serrau. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia.
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FIORI D’ACCIAIO
di Robert Harling, con Tosca D’Aquino, Rocío Muñoz Morales, Martina Difonte
domenica 23 aprile al Teatro Comunale Mascherini di Azzano Decimo (ore 21.00)
Ambientata in un salone di bellezza dove cinque donne d’acciaio si raccontano e confrontano, è una commedia in agrodolce, tra sorrisi e commozione, sentimenti e ironia, qualche volta crudele, senza essere mai cinica.
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3 - TEATRO È SOCIETÀ
CI VUOLE ORECCHIO. Elio canta e recita Enzo Jannacci
arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, con Elio
domenica 13 novembre all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Enzo Jannacci, "il poetastro", come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.
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MUSEO PASOLINI
di e con Ascanio Celestini
mercoledì 23 novembre al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (ore 20.45)
Torna Ascanio Celestini, il grande narratore del tempo presente, il testimone di un'Italia raccontata con grande lucidità, con empatia sempre frammista a ironia e disincanto. Celestini continua dunque a tessere le fila di una poetica epopea popolare, fatta di marginalità e impegno sociale. Nel suo nuovo lavoro si interroga su un ipotetico, possibile, auspicabile “Museo Pier Paolo Pasolini”.
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VOLO. IL PRIMO PASSO È STACCARSI
(per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne)
di e con Francesca Brizzolara
venerdì 25 novembre al Teatro Pileo di Prata di Pordenone (ore 21.00)
INGRESSO GRATUITO
Uscire da una situazione di costrizione, oltrepassare la linea di pericolo di un confine blindato e opprimente, svincolarsi dal rapporto vittima-carnefice. Il primo passo è staccarsi: abbandonare relazioni invivibili e pericolose per ricominciare a volare. In moltissimi casi la donna non riesce a farlo, questo primo importantissimo passo. Un toccante racconto che, nella durezza del tema, cerca con coraggio di strappare qualche sorriso.
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IO SONO UNA FORZA DEL PASSATO. Pasolini e la Musica
con il Coro del Friuli Venezia Giulia
domenica 4 dicembre all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Da un’idea di Antonello Paliotti e Marco Beasley nasce questo concerto per voce e cinque strumenti. Sette capitoli per commemorare il Poeta nel centenario della sua nascita: Pasolini e la Tradizione, Pasolini e Di Giacomo, Pasolini e la Trilogia della vita, Pasolini il profeta, Pasolini e Totò, Pasolini e la sua storia e, infine, ma per cominciare, Pasolini e la sua stessa morte.
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IN NOME DEL PADRE
di e con Mario Perrotta, consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati
mercoledì 14 dicembre al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
Mario Perrotta veste i panni di tre uomini diversi e dedica ai padri il primo capitolo di una trilogia sulle mutazioni delle famiglie millennials e su quanto resta in loro di universale ed eterno. Illuminante il supporto psicanalitico di Massimo Recalcati che ha contribuito alla stesura della drammaturgia.
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IL CACCIATORE DI NAZISTI
testo e regia di Giorgio Gallione, con Remo Girone
giovedì 26 gennaio all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Tra avvincente thriller di spionaggio e indagine storica, rivissuta con umana partecipazione e un tocco di caustico umorismo ebraico, Il cacciatore di nazisti racconta la storia di Simon Wiesenthal, che dopo essere sopravvissuto a cinque diversi campi di sterminio dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili della Shoah.
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Teatro Nazionale Genova >>
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LILI ELBE SHOW (DANZA)
liberamente ispirato al libro The Danish Girl. Coreografie di Simone Repele e Sasha Riva
venerdì 24 febbraio al Teatro Comunale Mascherini di Azzano Decimo (ore 21.00)
Una storia vera: il racconto delle vicissitudini del pittore Einar Wegener che, nell’ansia di ricerca della propria identità, diventerà Lili. Una vicenda privata e intima che appartiene a ognuno di noi e che diviene più̀ vicino di quanto possa sembrare grazie all’interpretazione e alla scrittura coreografica di Sasha Riva e Simone Repele, che esplorano il demone dell’insoddisfazione umana.
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SANI! Teatro fra parentesi
di e con Marco Paolini
mercoledì 29 marzo al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (ore 20.45)
Da un episodio autobiografico, vissuto insieme a Carmelo Bene, all’incontro-scontro dal respiro geopolitico tra Reagan e Gorbačev, dalle macerie del 1976 in Friuli alla ripartenza dopo la pandemia: Marco Paolini immagina un nuovo Album per ripensare il patto tra teatro e spettatori.
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SE NON POSSO BALLARE… NON È LA MIA RIVOLUZIONE
ispirato al libro Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini
con Lella Costa
progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia
martedì 18 aprile al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
In scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere.
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4 – IL TEATRO È RACCONTO
DON CHISCIOTTE
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes, con Alessio Boni e Serra Yilmaz
giovedì 2 febbraio al Teatro Comunale Mascherini di Azzano Decimo (ore 21.00)
Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.
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PASSI (per la Giornata del Ricordo)
della compagnia Farmacia Zooè, di e con Marco De Rossi
sabato 11 febbraio al Teatro Pileo di Prata di Pordenone (ore 21.00)
BIGLIETTO UNICO A 5€
Si racconta la storia di Abdon Pamich, atleta e marciatore italiano nel 1964 durante le Olimpiadi di Tokyo, e di Abdon Pamich ragazzo quattordicenne che nel 1947 scappa dalla Città di Fiume per arrivare in Italia e vivere da profugo. Questa è una storia di confini, di linee, attraversamenti e limiti da superare. È il racconto di un’impresa sportiva e di un’impresa ancora più grande: la conquista della libertà.
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PARADISO. DALLE TENEBRE ALLA LUCE. Dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
con Simone Cristicchi
giovedì 30 marzo all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons (ore 21.00)
Opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
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LA CORSA DIETRO IL VENTO. Dino Buzzati o l’incanto del mondo
drammaturgia e regia di Gioele Dix, con Gioele Dix e Valentina Cardinali
mercoledì 12 aprile all’Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento (ore 20.45)
Ambientato in una sorta di laboratorio letterario, a metà fra una tipografia e un magazzino della memoria, lo spettacolo attinge dal ricchissimo forziere di racconti del grande scrittore bellunese Dino Buzzati (Sessanta racconti, Il Colombre, In quel preciso momento) e regala un vivacissimo mosaico di personaggi e vicende umane.
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5 - ATTRAVERSO IL COMICO
OETZI, ÖTZI, UTZI O QUALCOSA DI SIMILAUN. L’uomo venuto dal ghiaccio
di e con Andrea Appi & Ramiro Besa
sabato 19 novembre al Teatro Comunale di Zoppola (ore 20.45)
Partendo dal 19 settembre 1991, giorno della scoperta dell'Uomo di Similaun, lo spettacolo si sofferma sull’incredibile sequenza di fatti che lo hanno preceduto e lo hanno seguito. Una vicenda raccontata attraverso le voci della coppia di turisti che ha scoperto la mummia, dei due gestori del rifugio da cui si sono coordinate le operazioni di recupero e infine dei due professori che per primi l’hanno studiata. Un viaggio nell’Archeologia, nel Tempo, nella Storia, ma soprattutto un viaggio nelle straordinarie potenzialità e nelle piccole miserie dell’Uomo, che sia vissuto 5000 anni fa o che sia un nostro contemporaneo.
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PERFETTA
scritto e diretto da Mattia Torre, con Geppi Cucciari
domenica 18 dicembre al Teatro Zancanaro di Sacile (ore 21.00)
Un esilarante monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno, ma il cui corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. Perfetta è la radiografia sociale, emotiva, fisica, di ventotto comici e disperati giorni della sua vita.
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IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA
di Eugène-Marin Labiche, adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni
martedì 10 gennaio al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
Due sconosciuti si risvegliano nel letto, hanno una grande sete, le tasche piene di carbone e non ricordano niente della notte precedente. Tra una serie di malintesi ed equivoci si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso un efferato omicidio e per nascondere le loro colpe si dimostreranno capaci del peggio. Uno spettacolo leggero e divertente, una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita.
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Alibi online >>
Teatro Franco Parenti >>
GATTA MORTA
con Francesca Reggiani
mercoledì 15 febbraio al Teatro Comunale di Zoppola (ore 20.45)
giovedì 16 febbraio al Teatro Miotto di Spilimbergo (ore 20.45)
Lo spettacolo prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, tra sentimenti e risentimenti, tra buoni visi e cattivi giochi. La politica, i social, l’informazione… Francesca Reggiani affida a brucianti monologhi le sue riflessioni, mette in scena un diario di quotidiane follie, dà voce alle star del circolo mediatico: scienziati, virologi, cuochi, opinionisti e ministri della provvidenza.
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OBLIVION RHAPSODY
uno spettacolo di e con gli Oblivion
martedì 15 novembre al Teatro Verdi di Maniago (ore 20.45)
sabato 4 marzo al Teatro Comunale Mascherini di Azzano Decimo (ore 21.00)
Oblivion Rhapsody è la summa dell’universo Oblivion: i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita.
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AMORI E SAPORI NELLE CUCINE DEL GATTOPARDO
di Roberto Cavosi, con Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia
mercoledì 25 gennaio al Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (ore 20.45)
Cosa accade nelle cucine di Palazzo Ponteleone mentre nei lussuosi saloni soprastanti si consuma il famoso ballo narrato nel Gattopardo? È presto detto: volano le portate, si azzuffano i cuochi, si tirano padelle ma soprattutto si svelano amori impensabili, crudeli e meravigliosi, conditi da tutti i santi e profani profumi tipici della cucina siciliana.
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6 - COLLABORAZIONE CON SPEAKEASY E CAPITOL
La rinnovata collaborazione con l'Associazione Culturale Speakeasy, promotrice di rassegne di teatro contemporaneo, e con il Capitol di Pordenone, promotore di interessanti proposte musicali propone i seguenti eventi:
SPK TEATRO
Guarda qui! Scoprire chi siamo
Giovedì 17 novembre all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons (ore 21.00)
BASH: MEDEA REDUX, IFIGENIA IN OREM, UN BRANCO DI SANTI
di Neil LaBute, traduzione Monica Capuani, regia Lisa Moras
con Mathias Eccher, Alessandro Maione, Eleonora Marchiori
Anteprima Nazionale, Produzione SpkTeatro
Bash è una suite del 1999 composta da tre testi: Medea Redux, Ifigenia in Orem e Un branco di Santi, scritti dal drammaturgo e sceneggiatore americano Neil LaBute, per la prima volta rappresentati con la traduzione di Monica Capuani. Tre testi che ci parlano di violenza, colpa, destino, responsabilità, in un confronto fra il mondo antico e il mondo contemporaneo attraverso un linguaggio molto concreto, apparentemente quotidiano, sfidante, carico di ironia e apparente leggerezza.
Una giovane Medea della provincia americana e un Oreste sbiadito dalla vita condividono, nella visione registica, lo stesso luogo della memoria: uno spazio misterioso e straniante, unica immagine seducente che facilita lo sviluppo di una prima parte di spettacolo ironica prima di approdare alla tragedia, che affonda il coltello nelle nostre coscienze.
John e Sue sono una giovane coppia che va ad una festa a New York, mormoni, belli e divertenti, finché John non si lascia andare ad una violenza senza senso a Central Park. Lo straniamento è centrale: fra immagine allegorica, recitazione concreta e divertimento. Lo scopo è stimolare il pensiero critico e stratificare la lettura di queste vicende umane senza cedere ai facili giudizi a cui siamo abituati.
I personaggi sembrano infatti usciti dalle pagine di cronaca di oggi e, rapporto interessante, ci mostrano i rischi di una lettura semplificata delle vicende umane e della società stessa, i personaggi infatti sono tutti mormoni, come era l'autore all'epoca della scrittura del testo.
Sabato 17 dicembre al Teatro Gozzi di Pasiano di Pordenone (ore 21.00)
IL GIARDINO
Reading – Radiodramma Live
di Zinnie Harris, traduzione Monica Capuani
con Alessandro Maione e Lisa Moras
In un futuro prossimo alla Black Mirror in città caldissime, senza acqua, senza alberi, senza figli, Mac e Jane sono una giovane coppia sposata, lui accanito stakanovista in odore di promozione, lei nullafacente ossessionata dalla pulizia di pavimenti in linoleum. Fra birre fresche e psicofarmaci Jane e Mac vivono una quotidianità fatta di parole vuote, litigi, sogni desolanti, finché nel mezzo del soggiorno un germoglio inizia a crescere sotto il linoleum. Una pianta che loro non hanno mai visto, forse l’ultima pianta al mondo. Un’ossessione. Un incubo. Qualcosa che non dovrebbe esserci. Un melo. E Jane e Mac, come novelli Adamo ed Eva non sanno come reagire di fronte a questo imprevisto e di sicuro il mondo non è più il Giardino dell’Eden.
Venerdì 21 aprile all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons (ore 21.00)
SENZA PARLARE
scritto e diretto da Lisa Moras
con Caterina Bernardi e Alessandro Maione
Senza Parlare è la storia di due fratelli, che si amano, che si odiano, che litigano, che crescono. È la storia di come finiamo per riconoscerci nell’altro. È il racconto semplice delle difficoltà che abbiamo tutti nel parlare per farci capire. Un invito ad essere presenti a sé stessi. Ed è anche una storia di disabilità. Che non è la storia della protagonista, ma la sua condizione.
Sara compie 18 anni, oggi è il suo compleanno. Il giorno in cui dovrebbe di diritto accedere all’età adulta è quello in cui suo fratello maggiore, Marco, diventa suo tutore e decide di organizzarle una festa. Sara però non ha nessuna intenzione di festeggiare. È arrabbiata, di quella rabbia tipica dell’adolescenza, deflagrante e furiosa eppure necessaria e giusta. Non vorrebbe la festa o per lo meno non la vorrebbe come suo fratello la sta organizzando, come sta organizzando tante cose per la sua vita. Sara vorrebbe poter dire qualcosa ma non riesce perché Sara è disabile, non può parlare, non può usare i gesti e dipende completamente dagli altri. Le vengono in aiuto una serie di supporti che le permettono di comunicare. Ma cosa succede quando l’attenzione del fratello diminuisce, quando la voce di Sara non viene ascoltata? La parabola di un giorno per raccontare una vita di difficoltà e simboleggiare il percorso di un’intera esistenza in salita in cui i piccoli desideri, i bisogni, le incomprensioni tipiche di tutti noi devono essere affrontate in un contesto di condizione estrema, in cui ogni piccola vittoria è gigantesca e ogni conquista è reale, sudata, voluta. Lo spettacolo parla di comunicazione e relazione e lo fa raccontando una vicenda nel più classico dei contesti, quello familiare ed espone il più classico dei conflitti, quello adolescenziale, ma lo fa scalando una montagna, quella della disabilità, una montagna che dovrà essere scalata ogni giorno e ogni giorno ancora e ogni giorno ancora a venire.
CAPITOL
Autunno 2022
Sabato 12 novembre al Capitol di Pordenone (ore 21.00)
LEO GASSMAN E NICOL in concerto – POP Festival
Leo Gassmann nasce a Roma nel 1998, una famiglia di artisti e un cognome impegnativo. All’età di 9 anni entra all’Accademia di Santa Cecilia e studia chitarra classica e solfeggio. A 19 anni viene selezionato per essere uno dei dodici concorrenti di X Factor 12 arrivando alla semifinale e dimostrando un talento singolare nella scrittura e nella voce. Nel 2020 vince la categoria Nuove Proposte del Festiva di Sanremo con il brano “Vai bene così”, confermando le sue doti da cantautore e grande maturità e intensità di interpretazione. “Strike”, il suo album d’esordio supera gli 11 milioni di streaming.
Nicol, 22 anni, è una cantautrice di Vicenza. Esce con il suo primo singolo “Ritornerai” nel 2020 suscitando fin da subito interesse “Una manciata di minuti che trafiggono la piattezza del continuo replicare di formule trite” riporta Rolling Stones. A distanza di un anno dalla sua prima pubblicazione, entra nella Scuola di Amici ottenendo un banco convincendo il prof. Zerbi. Nicol vuole regalare attraverso ogni brano un pezzo di sé per permettere a chi la ascolta di realizzare che le nostre storie possono essere più simili di quanto sembra, dimostrando ciò che ognuno è in grado realmente di fare.
Venerdì 18 novembre al Capitol di Pordenone (ore 21.00)
BOOSTA (Subsonica)
Le sue tessiture elettroniche, pianistiche, synthetiche e compositive sono uniche nel panorama italiano.
Davide “BOOSTA” Dileo, cofondatore e tastierista dei SUBSONICA nonché produttore, autore, compositore e DJ, sarà in tour nei principali club italiani per presentare dal vivo “POST PIANO SESSION”, il suo nuovo progetto discografico da solista. Davide “BOOSTA” Dileo torna con un progetto discografico articolato in sei capitoli, in uscita tra settembre e dicembre. Il primo dei sei EP “POST PIANO SESSION – Tape 1” è già disponibile in digitale.
In “POST PIANO SESSION” viaggiano composizioni strumentali libere che partono dal pianoforte e finiscono nell’elettronica, passando attraverso suggestioni pienamente contemporanee. Ognuna di queste suite è parte di un concept album inizialmente pensato come un’unica opera, poi ripartita in singoli Ep, e segna il ritorno di Boosta all’elettronica: se “FACILE” è stata una dichiarazione d’amore per la musica strumentale, le colonne sonore e il classico contemporaneo puro, le “POST PIANO SESSION”, portano ad una visione più inclusiva del genere musicale di cui Davide è uno dei rappresentanti più significativi del panorama musicale italiano. «Questo disco è, semplicemente, uno strumento. La colonna sonora dei pensieri di chi lo ascolta» commenta Boosta.
Un concerto capace di guardare all’avanguardia neo-classica (Nils Frahm, Rival Consoles, Jon Hopkins) rispettando la vena espressiva di uno degli autori più raffinati del nostro Paese.
Costo del biglietto per studenti da definire.
Venerdì 25 novembre al Capitol di Pordenone (ore 21.00)
TERZO SEGRETO DI SATIRA - STANDUPn COMEDY (prima serata)
Il Capitol di Pordenone, in collaborazione con The Comedy Club, ripropone una serie di serate di Stand Up Comedy italiana. Ospiti autori e monologhisti pungenti, controversi, acutissimi, sarti della parola e della risata appartenenti alla migliore scuola satirica del nostro Paese.
Il programma è in fase di definizione.
Giovedì 8 dicembre al Capitol di Pordenone (ore 21.00)
ENULA e CENERI - POP Festival
ENULA: Una tecnica vocale raffinata e liriche di grande personalità compongono lo stile di Enula, giovanissima cantautrice milanese che ha già tanta strada alle spalle. Classe 1998, Enula Bareggi mette a frutto le proprie doti sin da bambina attraverso lo studio della teoria e della pratica musicale. E nel 2011, a soli 13 anni, partecipa al programma TV “Io canto” condotto da Gerry Scotti, impressionando il pubblico.
Due anni dopo, Enula è coinvolta nel progetto “Insieme per un sogno” che la vede duettare on Ron.
Dopo anni trascorsi ad affinare la tecnica vocale e a girare il mondo per scoprirne tutte le sfumature, la cantautrice milanese partecipa nel 2020 alle selezioni di Sanremo Giovani con il brano “Con(torta)”: viene selezionata tra oltre settecento cantanti e partecipa alle audizioni dei migliori 60.
Conclusa l’esperienza di Sanremo Giovani, Enula si presenta per un provino alla Scuola di Amici di Maria De Filippi ed entrando nel programma vincendo una sfida con il brano “Auricolari”, ad oggi uno dei più ascoltati sulle principali piattaforme di streaming. Un approccio pop delicato e ironico è il lasciapassare che conduce la giovane artista alle puntate in prima serata dello show.
Il talent le dà la l’opportunità di mostrare ad un pubblico sempre più vasto le proprie capacità e il proprio manifesto stilistico, fatto di atmosfere eteree, di testi profondi e un’attitudine urban che rende il suo stile unico, originale e moderno. Apprezzata per il proprio stile inconfondibile, Enula è anche molto amata a livello social. Particolarmente attivo e seguìto, il profilo Instagram di Enula conta oltre 250mila follower.
CENERI: Irene Ciol, in arte Ceneri, è una cantautrice friulana classe 2000. Ha studiato grafica, arte e lingue, ma con il passare del tempo si è avvicinata sempre di più al mondo musicale, una realtà che le ha permesso di trovare nel canto e nella scrittura un modo per dialogare, raccontarsi ed esprimersi.
Cresciuta ascoltando Bon Iver e Frank Ocean ma anche artisti italiani come Calcutta e I Cani, Irene oggi si ispira a cantautrici come Lorde e Phoebe Bridges di cui ammira le sonorità leggere e le parole dirette ed empatiche in cui è facile potersi ritrovare. Un’attenzione alla scrittura che emerge anche nei suoi testi delicati, intimi e immediati, capaci di creare delle immagini vivide con pochissime parole.
Il bisogno di fuggire da una provincia che ti toglie il fiato, l’esigenza di trovare un punto fermo in un presente instabile, il passare del tempo e il cambiamento inevitabile, le relazioni travagliate e la difficoltà di comunicare, la necessità di perdersi per potersi ritrovare: pensieri, ricordi, riflessioni si mescolano nei versi per raccontare le delicate fasi che accompagnano il passaggio di Irene all’età adulta.
Nello spazio che resta, l’EP d’esordio di Ceneri, è composto da cinque brani che conducono nell’universo musicale di Ceneri fatto di contaminazioni tra l’elettronica e il pop di oggi, dove la sua voce calda e dolce, a tratti impalpabile si fonde con suoni minimali e ovattati, dissolvenze e sintetizzatori, diventando quasi strumento e contribuendo ad arricchire le melodie di chitarra, basso e batteria.
Venerdì 9 dicembre al Capitol di Pordenone (ore 21.00)
BLINDUR e PETRINA - POP Festival
BLINDUR: Dal 2014 al 2018 Blindur è stato un power duo, molto influenzato dalla scena new folk internazionale, composto dallo stesso Massimo De Vita e da Michelangelo Bencivenga (polistrumentista, che esce dal gruppo nel 2018), ai quali si è poi affiancata Carla Grimaldi (violinista). Nell’inverno 2018 Massimo De Vita ha registrato il secondo disco avvalendosi della collaborazione di musicisti di spicco. Il suono di Blindur è da sempre fortemente influenzato dal rock alternativo, dal folk, dal post rock e dal cantautorato.
Blindur ha prodotto tra il 2014 e il 2016 due EP dal vivo “Casa Lavica live session” e “Solo Andata – Live in giardino”. Per celebrare la fine del tour 2017, che ha contato più di 90 concerti in un anno, è stato pubblicato l’EP “Mozzarella session”.
È stato vincitore di vari premi tra cui: Donida e Muovi la Musica 2014; Nuova Musica Italiana, Pierangelo Bertoli e Fabrizio De Andrè 2015; Buscaglione “Sotto il cielo di Fred”, Tempesta Dischi e Discodays 2016.
Nel 2016 Blindur è tra le 10 band rivelazioni dell’anno secondo Keepon e nel 2017 il disco d’esordio è stato tra i cinque migliori dischi nella categoria opera prima per il premio Tenco ed è stato disco dell’anno per Lost Higways magazine.
Blindur ha collaborato in ambito internazionale con vari famosi artisti e, in Italia, ha aperto i concerti di: Niccolò Fabi, Cristina Donà, Tre allegri ragazzi morti, Management Del Dolore Post Operatorio, Riccardo Sinigallia, Il disordine delle cose, Iosonouncane, Il Pan Del Diavolo, Dente, Cesare Basile, Nobraino, Bandabardò, Sick Tamburo, Calcutta, Zen Circus, Perturbazione.
PETRINA: Debora Petrina è una Compositrice, cantautrice, cantante, pianista, tastierista e altresì danzatrice, performer e scrittrice, ha all’attivo sei album di canzoni/composizioni e quattro album come interprete di musica contemporanea. Vincitrice del Premio Ciampi nel 2007 e unica cantautrice italiana (oltre a Carmen Consoli) di cui David Byrne abbia pubblicato i brani nelle sue radio-playlist di preferiti, Petrina ha ricomposto un brano di John Cage. È stata interprete pianistica e vocale delle opere contemporanee del compositore Giovanni Mancuso. È autrice di musiche e canzoni, nonché unica musicista in scena, per lo spettacolo “Le cose che succedono di notte” con lo scrittore Tiziano Scarpa. Petrina è anche scrittrice. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste letterarie “Il primo amore” e “Stanza 251” ed è in uscita il suo primo libro.
L’Età del Disordine è il quinto album di Petrina e il primo lavoro interamente in italiano ed è stato composto nel salotto dell’appartamento in cui Petrina vive, gli arrangiamenti sono stati realizzati insieme a Marco Fasolo, musicista sensibile ed eclettico. Ogni singola canzone dell’Età del Disordine ricorda uno per uno i giorni passati durante il lockdown: il vissuto, l’allegria, la pazzia, lo sfogo, la fantasia, la noia, l’introspezione, la speranza con tratti di tristezza e amarezza.