Dopo la prima

DOPO LA PRIMA 2022-2023

DOPO LA PRIMA raccoglie gli elaborati scritti e grafici che gli studenti che hanno aderito al progetto hanno elaborato dopo aver partecipato alle diverse iniziative proposte.
Pubblicata fino all’anno scolastico 2021/22 dall'Associazione Thesis a conclusione della stagione, l’edizione stampata è a disposizione degli studenti, dei genitori e degli insegnanti e può essere richiesta scrivendo a: info@adottaunospettacolo.it .
Dall’anno scolastico 2022/23 la brochure è disponibile in formato digitale (.pdf) a questo link >>

Anche gli elaborati degli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado vincitori del concorso Parole e immagini per Maylis de Kerangal, inserito nel progetto La scena della parola, sono pubblicati in questo file >>


 

 

ARCHIVIO

 

DOPO LA PRIMA 2021-2022

Anche nella stagione 2021/22 il diffuso clima di incertezza e i numerosi condizionamenti dovuti al persistere della pandemia hanno inciso pesantemente sulla vita culturale e sociale. A soffrirne in modo particolare è stato il teatro e, con esso, il progetto Adotta uno spettacolo, che per varie circostanze si è potuto realizzare nella sua forma canonica solo nel circuito provinciale.

L’esperienza della difficile stagione 2020/21 aveva però indotto l’Associazione Thesis a giocare d’anticipo per far fronte al ritorno di restrizioni. Già in quell’edizione, per compensare l’impossibilita per le classi di andare a teatro era stato avviato il progetto “Tra le righe”, ideato e curato da Maria Ariis e Carla Manzon: una proposta che, pur se realizzata online, e riuscita a mantenere vivo il rapporto tra teatro e scuola attraverso letture sceniche di testi letterari particolarmente significativi. Per la stagione 2021/22 il progetto ha previsto anche una sezione riservata a letture di importanti opere teatrali, recuperando appieno l’intento di Adotta uno spettacolo: far scoprire ai giovani il valore del teatro come efficace strumento di educazione culturale, sociale e civile.

Novità assoluta dell’edizione 2021/22, il progetto “Confini”, ideato e curato da Emanuela Furlan:  un’esplorazione della realtà regionale – collegata al più ampio contesto storico-politico – attraverso laboratori, incontri con esperti di vari ambiti, spettacoli teatrali; un’occasione per riflettere sui diversi significati attribuiti nel tempo al concetto di confine, sulle conseguenze del variare di questo concetto, sulla necessità di promuovere una cultura della pace e della convivenza tra i popoli.

L’adesione delle scuole a tutte le nostre proposte e andata oltre le più rosee previsioni. Chiudo quindi con un caloroso ringraziamento a quanti hanno reso possibili questi risultati: i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti; Maria Ariis e Carla Manzon; Emanuela Furlan; Annamaria Manfredelli e tutto lo staff di Thesis.

Esprimo inoltre la gratitudine dell’Associazione Thesis e mia personale alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al Comune di Pordenone e alla Fondazione Friuli, che con il loro sostegno ci hanno consentito la realizzazione dei nostri progetti. 

Antonino Frusteri
Presidente Thesis Associazione Culturale 

 

TEATRO e TRA LE RIGHE 

Nel presentare l’edizione 2021 del progetto Adotta uno spettacolo avevo definito la scorsa stagione annus horribilis. Purtroppo nel 2022 il coronavirus ha continuato a vessarci e per quanto riguarda le attività teatrali la situazione si e dimostrata ancora più incerta, tant’è che numerosi docenti hanno rinunciato a prenotare per i loro allievi gli spettacoli dal vivo orientandosi di nuovo sulla più rassicurante DAD. Tuttavia abbiamo avuto un numero apprezzabile di presenze in sala: ne troverete testimonianza nelle recensioni degli studenti sugli spettacoli adottati. Ringrazio di cuore tutti gli insegnanti che in un anno così difficile si sono generosamente adoperati per la continuità del progetto.

Per far fronte alle ridotte possibilità di portare i ragazzi a teatro l’Associazione Thesis ha puntato su altre proposte. Per quanto riguarda il già collaudato percorso “Tra le righe”, alle letture di narrativa è stata affiancata una nuova sezione dedicata all’analisi e all’approfondimento di testi teatrali.

Inoltre è stata avviata un’iniziativa del tutto nuova: il progetto Confini, ideato e curato da Emanuela Furlan.

Il percorso “Tra le righe” ha riscosso un successo maggiore di quello ottenuto nella scorsa stagione, facendo registrare l’adesione di ben 3200 studenti. L’offerta di narrativa ha spaziato dai classici del Novecento a romanzi anche molto recenti: ad accomunare i libri scelti, il fatto che tutti raccontano la storia del nostro Paese. Queste letture sono state per gli studenti un’interessante occasione per scoprire aspetti poco noti o addirittura sconosciuti del nostro passato.

Credo che nell’incertezza di questi anni complicati la ricerca di percorsi didattici alternativi alla visione di spettacoli teatrali sia l’unica via da percorrere per mantenere vivo il progetto Adotta uno spettacolo che vanta molti anni di consolidata e felice tradizione. 

Carla Manzon
Responsabile del progetto 

 

CONFINI

Il confine indica un limite condiviso con altri, una linea che segna la separazione tra due spazi, fisici o culturali. E allo stesso tempo, è un punto di contatto, uno spazio che incide nelle relazioni e nei rapporti tracciando solchi o ponti tra le persone, i popoli, le società.

Il confine del Friuli Venezia Giulia è un confine emblematico in questo senso: è senza dubbio un laboratorio di Storia, un luogo dove vite, lingue e culture si mescolano e cercano nuove dislocazioni; un microcosmo di racconti e vicende che si inseriscono in contesti molto più ampi; un tema attraverso il quale leggere più accuratamente il presente salvaguardando la Memoria del nostro passato.

Il progetto Confini parte da qui, dallo sguardo sulle vicende del territorio, sulla sua storia, sul valore della memoria come occasione per una riflessione più ampia che apre al mondo e alla contemporaneità.

Da marzo a maggio 2022 il progetto si è articolato in numerose iniziative rivolte a tutti e specifiche per la Scuola Secondaria di secondo grado di Pordenone, San Vito al Tagliamento, Sacile, Cordenons, Maniago e Udine. Gli studenti con i loro insegnanti hanno partecipano a laboratori sulla storia, ad incontri di antropologia, a spettacoli teatrali e a reading letterari: una immersione nel Novecento seguendo il tema dei confini e navigando trasversalmente in materie, racconti e generi artistici diversi.

Al pubblico, ai numerosissimi ragazzi, ai loro insegnanti e dirigenti scolastici va quindi un ringraziamento per la loro appassionata adesione. Un ringraziamento sentito va anche a tutti gli studiosi, scrittori, artisti, enti e organizzazioni che hanno collaborato e sostenuto il progetto.

In questa mappa digitale ( https://confini-dedicascuola.it/ ), pubblichiamo le idee dei ragazzi che hanno partecipato al progetto assieme ad alcuni contenuti degli incontri affinché il confronto, in presenza e online, possa sempre travalicare ogni confine. 

Emanuela Furlan
Responsabile del progetto 

 

IL FESTIVAL PER LA SCUOLA: LEGGERE CON DEDICA

Malgrado le persistenti difficoltà dovute alla pandemia, anche per l’edizione 2022 il progetto Leggere con Dedica ha fatto registrare un notevole numero di adesioni: una conferma del fatto che i docenti riconoscono questa iniziativa come valido contributo al loro impegno nel formare i giovani lettori attraverso la buona letteratura contemporanea.

Per Dedica a Mathias Énard, alle scuole primarie e stato proposto l’accattivante percorso Storie d’Oriente, a cura dell’Associazione culturale 0432, specialista di educazione alla lettura per le prime fasce scolari. Attraverso libri per l’infanzia di Énard e di altri autori – presentati come sempre in una stimolante formula interattiva – i bambini hanno avuto modo di scoprire aspetti di vita e tradizioni appartenenti ad altre realtà e a culture diverse. L’iter per le scuole secondarie di secondo grado e stato aperto dall’incontro dei docenti con lo scrittore Francesco Targhetta, conoscitore dell’opera di Énard e traduttore di una sua raccolta poetica. Il professor Targhetta ha illustrato i caratteri della vasta e varia produzione di Énard mettendo l’accento sulle opere potenzialmente più attrattive per i ragazzi. Di qui ha preso il via il considerevole impegno dei singoli insegnanti che, al solito, ha avuto come punto d’arrivo le riflessioni scritte degli studenti sui libri letti. L’altro possibile esito dell’esperienza di lettura, il concorso di idee Parole e immagini per Mathias Énard, ha fatto registrare un alto numero di partecipanti nelle tre sezioni previste: scrittura, grafica, espressione multimediale. A chiudere il cerchio, i due momenti che vedono gli studenti in primo piano: la premiazione dei vincitori del concorso e l’intervista al dedicatario. Come già altri autori nella stessa occasione, Mathias Énard ha molto apprezzato la creatività e la preparazione dei ragazzi: ≪Mi hanno rivolto le domande più profonde, più fresche, forse perché per loro la letteratura e ancora qualcosa di nuovo e hanno trovato nei miei libri qualcosa che non si aspettavano≫.

Paolo Rumiz, protagonista di Dedica nel 2021, aveva detto: ≪Il festival ha formato nel tempo una generazione di lettori, giovani compresi≫. Per quanto riguarda questi ultimi, ciò è stato possibile grazie all’impegno appassionato con cui gli insegnanti hanno saputo motivare e guidare le proprie classi. A tutti i docenti e ai loro allievi va il vivo ringraziamento dell’Associazione Thesis.

Annamaria Manfredelli
Responsabile del progetto

 

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DOPO LA PRIMA 2020-2021

L’improvvisa e drammatica irruzione della pandemia, ha comportato pesanti sconvolgimenti nelle nostre modalità di vita e nella nostra quotidianità. Distanziamento sociale, didattica a distanza, smart working solo per citare alcuni dei termini più diffusi, sono diventati modalità comportamentali necessarie, ma anche elementi di isolamento.
Le attività culturali con la chiusura di cinema, teatri, musei e l’annullamento di eventi e progetti hanno dovuto fermarsi. Di conseguenza anche Adotta uno spettacolo non ha potuto essere presentato secondo la sua formula usuale. Ciò non ha impedito di mantenere il forte legame che da ventitrè anni ci lega al mondo della scuola e, pur nelle difficoltà, ci ha indotto a riformulare il progetto adattandolo alle circostanze. Da qui l’inedita proposta on-line condivisa e accolta con favore dai docenti e partecipata con interesse ed entusiasmo dagli studenti sempre attenti e pronti ad intervenire con commenti puntuali e acute osservazioni. Le attrici Maria Ariis e Carla Manzon sono riuscite ad ammaliare e a coinvolgere, facendo rivivere, anche se in modo virtuale, la magia del teatro leggendo e commentando brani di autori classici e contemporanei.
Crediamo di poter dire che l’esperimento ha avuto un esito positivo e soddisfacente, anche se l’auspicio e l’augurio che ci sentiamo di formulare è quello di rientrare quanto prima nell’alveo della normalità.
Un sentito e caloroso ringraziamento va ai dirigenti scolastici, ai docenti, agli studenti, a Maria Ariis e Carla Manzon, che è anche curatrice di Adotta uno spettacolo, per il loro impegno, ad Annamaria Manfredelli, coordinatrice dei Progetti Scuola, e a tutto lo staff di Thesis per il lavoro svolto. Gratitudine e riconoscenza alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al Comune di Pordenone e alla Fondazione Friuli che con il loro sostegno hanno reso possibile la realizzazione del progetto.


Antonino Frusteri
Presidente Thesis Associazione Culturale

 

ADOTTA UNO SPETTACOLO 2020-21

Ammettiamolo: questo 2020 e inizio 2021 per il Teatro è stato un annus horribilis. Le stagioni teatrali (due) sono saltate a causa di una pandemia che sinceramente nessuno di noi abitanti del pianeta terra immaginava di dover affrontare. Inevitabile dunque che anche il progetto Adotta uno spettacolo ne abbia sofferto grandemente. I ragazzi per un anno e mezzo non hanno avuto nessuna possibilità nemmeno di avvicinarsi all’edificio teatrale. Come poter sopperire dunque alla chiusura dei Teatri? A noi operatori teatrali era vietato l’accesso nelle scuole, del resto anche i ragazzi stavano usando la tanto nominata (e certe volte esecrata) didattica a distanza, al fine di limitare il più possibile i contagi. L’unica via per non perdere il contatto con gli studenti era dunque il web, e Maria Ariis, già ideatrice del progetto “Solo il tuo nome mi è nemico” che ha riscosso uno straordinario successo negli Istituti Scolastici della provincia di Pordenone per ben due anni, ha formulato un nuovo progetto da realizzare “on demand” dei docenti e degli studenti, che abbiamo intitolato: “Tra le righe”. Insieme abbiamo quindi inventato, secondo una lista molto personale, dei moduli di cinquanta minuti, di letteratura e teatro, da realizzare rigorosamente in diretta sulla piattaforma Zoom, strumento molto duttile per poter dialogare e interagire con i ragazzi.
Gli autori che avevamo scelto erano molti e alcuni di essi immortali: Dante Alighieri, l’adorato Shakespeare, Sofocle, Goldoni, Cervantes, Ariosto, Manzoni, Pirandello… insomma, un “dream team” al quale era davvero difficile sottrarsi. Oltre ai classici avevamo introdotto temi e autori più vicini alla nostra contemporaneità: il premio Nobel Svetlana Aleksievič, Giuseppe Catozzella, Marie-Aude Murail, un doveroso ricordo di Luis Sepúlveda, prima vittima illustre di questa terribile pandemia, e molti altri.
Infine, l’Associazione Thesis ha voluto partecipare con questo progetto a un bando istituito dalla Regione Friuli Venezia Giulia proprio sul rapporto tra la nostra terra e illustri letterati che l’hanno celebrata, abbiamo quindi inserito una bolla all’interno del progetto intitolata: “Tra le righe del territorio”. Il percorso dedicato al Friuli è stato piuttosto interessante dedicando a ciascuna provincia autori autorevoli, quali: Pierantonio Quarantotti Gambini, Giuseppe Ungaretti, Caterina Percoto, Tullio Avoledo ed Ettore Busetto. Devo registrare che alla fine di questa esperienza piuttosto singolare, sia docenti che studenti hanno molto apprezzato la proposta dell’Associazione Thesis.
Se posso permettermi un’opinione squisitamente personale, io volevo ringraziare tutti i ragazzi e i professori che mi hanno permesso di sopravvivere intellettualmente e moralmente, condividendo con loro passi letterari di somma bellezza, consentendomi di non sprofondare in un baratro di solitudine e depressione. Depressione che ravvisavo talvolta negli occhi dei ragazzi, anche loro stremati dalla lunga assenza di contatti umani con i loro compagni, cercando una quotidianità che sempre più si perdeva nelle maglie virtuali, che, sebbene straordinariamente utili, non potranno mai compensare gli sguardi, la vicinanza dei corpi, i sorrisi e gli abbracci, parte essenziale del nostro essere umani e che nell’adolescenza risultano assolutamente necessari.
Io però sono fiduciosa in un futuro di ricostruzione, una ricostruzione degli affetti, della cultura, del Teatro e di tutto quel che c’è di bello e importante al mondo, soprattutto ho fiducia in questi giovanissimi che dopo un periodo così doloroso, possano portare nuova freschezza e aria pulita a un mondo nuovo e pulito come loro.
Come di consueto il ringraziamento finale va a tutti i docenti. Anch’essi hanno dovuto affrontare un anno difficilissimo, dominato da un mezzo (la DAD) che tanti di loro conoscevano appena e dovendo supportare attraverso approcci a distanza e orari alcune volte talmente variabili da destabilizzare chiunque avesse avuto nervi saldissimi, studenti in grandi difficoltà. A loro va la mia totale stima e affetto.


Carla Manzon
Responsabile del progetto

 

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DOPO LA PRIMA 2019-2020

La brutta avventura che stiamo vivendo ci ha impedito di portare a termine i diversi progetti che avevamo in programma. Anche “Adotta uno spettacolo” ha dovuto osservare le restrizioni imposte a causa del Covid-19, chiudendo il programma a febbraio.
Il perdurare della pandemia non ci ha permesso, fra le altre cose, di pubblicare la brochure cartacea e di festeggiare, come da consuetudine, la conclusione del progetto.
Pur consapevoli di queste limitazioni, abbiamo ritenuto importante e doveroso documentare l’interessante lavoro svolto dagli studenti pubblicandolo online.
Anche il progetto “Dedica Scuola”, con la sezione “La Scena della Parola” e il relativo concorso “Parole e immagini per Hisham Matar” che aveva coinvolto ben 460 studenti, e stato sospeso: ai docenti e ai ragazzi facciamo la promessa che il lavoro svolto non andrà perduto.

Un caloroso ringraziamento va ai docenti che hanno condiviso e seguito il progetto con passione, agli studenti, alla curatrice Carla Manzon, a Daniela Gasparotto e Annamaria Manfredelli per il loro importante apporto, alla Fondazione Friuli e l’Ente Regionale Teatrale per il sostegno, al Comune di Pordenone per il Patrocinio, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone e al Teatro Comunale Marcello Mascherini di Azzano Decimo per la collaborazione.

Antonino Frusteri
Presidente Thesis Associazione Culturale

 

Le luci si spengono, le teste parlanti ammutoliscono e interrompono ogni movimento, lo spettatore prende posizione sistemandosi nel suo accogliente seggiolino, intrepido e voglioso di essere testimone e oggetto dell’arte antica e invincibile del teatro. Si apre il sipario. Intorno buio e lontano, sul palco: “luce fu”.
Dopodiché solo incanto, senza inganno.
L’uomo si “specchia”. Queste le emozioni e le sensazioni dal più nobile pulpito, coinvolgono me ogni volta in cui assisto ad uno spettacolo teatrale.

Mattia Bellucci, 4 C CM  I.T.S.T.  J.F. Kennedy, (cit. dalla sua recensione di “Tartufo”)

Che nostalgia provo quando rileggo le parole di questo ragazzo, e desiderio al tempo stesso che le cose possano ritornare cosi, che il Teatro possa nuovamente diventare quel nobile pulpito dove l’uomo si specchia. Definizione mirabile e esattissima di Mattia.
E’ stata decisamente una stagione teatrale sfortunata, questa, interrotta bruscamente e dolorosamente dall’epidemia di Covid 19. Credo che nessuno avrebbe potuto immaginare, nemmeno nei sogni più angoscianti, una situazione così penosa e difficile per tutti noi.
I teatri sono ancora chiusi nel momento in cui sto scrivendo questa prefazione e io spero ardentemente che si riusciranno ad aprire almeno per la prossima stagione. Lo spero per tutti noi gente di teatro, per i ballerini, i musicisti, gli operatori culturali e soprattutto per il pubblico giovane e adulto che sente, come noi, il teatro come un rito sociale irrinunciabile e antichissimo.
Quest’anno gli studenti hanno dovuto rinunciare a molti spettacoli degni di nota che sarebbero dovuti andare in scena, ma l’Associazione Thesis e io stessa, vogliamo comunque, nonostante la serrata generale e improvvisa, condividere le testimonianze scritte, gli elaborati grafici e i video degli studenti che hanno partecipato al progetto che ci sono giunti fino a febbraio.
La festa di fine anno non si farà per ragioni di sicurezza, e anche questo è un piccolo, se comparato ad altri, ma grande per noi, dolore che ci affligge. Non poter vedere gli studenti con la loro brochure in mano, felici, i professori sorridenti e orgogliosi è una sofferenza che rimarrà nel profondo delle nostre anime, ma che sono certa si riscatterà con la prossima stagione. Torneremo sicuramente a gioirne tutti insieme.
Tante cose comunque sono state fatte nei quattro mesi antecedenti la chiusura: gli studenti hanno partecipato per la prima volta da quando è nato il progetto a un concerto rap al Capitol, hanno visto gli spettacoli off della rassegna di Speakeasy, sono comunque riusciti a partecipare a ben nove spettacoli del Teatro Verdi di Pordenone e a undici dell’ERT FVG. La stagione non e andata perduta del tutto, dunque, e come dicevo più sopra, abbiamo deciso di condividere on line i numerosi materiali che ci sono giunti.
Ce l’abbiamo fatta a replicare anche quest’anno il graditissimo progetto “Solo il tuo nome mi e nemico” e settecento ragazzi hanno potuto goderne la visione e riflettere sull’importante tema della mediazione civile ascoltando le parole di William Shakespeare! Un punto di orgoglio in più e stato quello di riuscire a coinvolgere (e con successo) per questo progetto speciale due Scuole Secondarie di Primo grado.
I ragazzi della redazione dell’ABC del Teatro hanno continuato a scrivere post e recensioni su Instagram e Facebook, con la loro solita determinazione e sagacia; siamo riusciti a far incontrare gli studenti con gli artisti di “Tartufo” e “Uno sguardo dal ponte” e con Leo Gullotta, protagonista di “Pensaci Giacomino!”.
Concludo cosi, ringraziando tutti i docenti che, come al solito, hanno regalato passione e dedizione a questo progetto, nella speranza, più che fondata, che, come dice Mattia Bellucci della 4^ C Chimici: “Si apra (nuovamente, aggiungo io) il sipario. Intorno buio e lontano, sul palco: “luce... sarà”.

Carla Manzon
Responsabile del progetto

 

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DOPO LA PRIMA 2018-2019

Anche quest’anno gli studenti che hanno partecipato al progetto “Adotta uno spettacolo” hanno commentato gli spettacoli e gli incontri a cui hanno assistito, con puntualità e attenzione dimostrando una profondità e una capacità di critica davvero ammirevoli.
Questa pubblicazione che raccoglie i loro scritti vuole essere un momento di sintesi delle emozioni provate, ma anche un momento di memoria per rinnovare stimoli ed emozioni.

“Adotta uno spettacolo” ha raggiunto il traguardo delle ventuno edizioni mantenendo intatta la capacità propositiva e la freschezza degli inizi. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo che, nel corso degli anni, ci è stato restituito dai dirigenti scolastici, dai docenti e dagli studenti che con la loro adesione e con il loro impegno sono stati i veri protagonisti del progetto e gli artefici del suo successo. A loro va la nostra gratitudine e il nostro ringraziamento, ma pure il nostro rinnovato impegno di essere al loro fianco negli anni a venire.

Un caloroso ringraziamento va anche alla Fondazione Friuli e all’Ente Regionale Teatrale per il sostegno, al Comune di Pordenone per il patrocinio, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone e al Teatro Comunale Marcello Mascherini di Azzano Decimo per la collaborazione, e infine ad Annamaria Manfredelli, Carla Manzon e Daniela Gasparotto che hanno curato e coordinato le varie fasi del progetto e allo staff di Thesis per l’organizzazione.
 
Antonino Frusteri
Presidente Associazione Culturale Thesis

 

Adotta uno spettacolo è arrivato al suo 21° anno di età, maggiorenne a tutti gli effetti, dunque. Per quanto mi riguarda è stata una scelta sofferta dividermi fra impegni professionali e collaborazione con l’Associazione Thesis che fortunatamente, al mio annuncio della possibilità che io fossi assente per la maggior parte della stagione teatrale, ha voluto comunque rinnovare la fiducia nei miei confronti, e di questo posso solo ringraziare il Presidente Antonino Frusteri e tutti coloro che mi hanno aiutata a portare avanti il progetto anche “a distanza”.
Questa brochure non si sarebbe potuta realizzare senza il grande sforzo e impegno delle Professoresse Annamaria Manfredelli e Daniela Gasparotto, che l’hanno curata amorevolmente nella scelta e revisione dei testi e di tutti i numerosi materiali che sono giunti. A causa dei miei impegni lavorativi, giunti inaspettatamente, che mi hanno portata via da Pordenone per lunghi mesi, per me sarebbe stato infatti quasi impossibile seguire con la dovuta attenzione la pubblicazione di “Dopo la prima”.

In queste pagine potrete, come sempre, notare la grande perspicacia e in alcuni casi la severità di giudizio da parte dei “critici in erba”, la loro libertà di esprimere senza peli sulla lingua le diverse opinioni in merito al mondo del Teatro e ai suoi protagonisti: allenamento fondamentale per scrittura sintetica e libertà di espressione.

Visto il successo che ha avuto lo scorso anno Reading 2.0 sui “Promessi sposi”, quest’anno è stato Shakespeare con il suo “Romeo e Giulietta” il protagonista dell’interessante progetto ideato da Maria Ariis e Paola Salvi intitolato “Solo il tuo nome mi è nemico” che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ha vantato la collaborazione entusiastica dell’Ordine degli Avvocati Mediatori della Provincia di Pordenone. Potrete gustare alcuni dei migliori elaborati nelle pagine dedicate a questo importante progetto che ha tentato di far riflettere gli studenti su temi fondamentali, soprattutto di questi tempi, come l’ascolto reciproco, l’empatia nei confronti degli altri e il bullismo. Il lusinghiero riscontro da parte dei docenti e degli studenti, ci ha confortati e spero che nella futura stagione l’Associazione Thesis abbia la possibilità di offrire un nuovo e interessante percorso agli Istituti.

Come negli anni precedenti, ci sono pervenuti parecchi elaborati grafici e video di qualità: li potrete ammirare sul sito web del progetto (www.adottaunospettacolo.it).

Anche quest’anno i ragazzi del redazionale della pagina Facebook e Instagram dell’ABC del Teatro si sono scatenati e si è scelto di pubblicare alcune delle loro recensioni migliori alla fine dei singoli capitoli dedicati agli spettacoli, come chiosa (in alcuni casi schietta e illuminante) degli scritti degli studenti dei vari Istituti. Il loro è stato un lavoro appassionato e appassionante, in alcune recensioni hanno raggiunto un livello di capacità di giudizio e di efficacia comunicativa che nulla hanno da invidiare a quella dei critici professionisti.

Infine, i miei più caldi e sinceri ringraziamenti a tutti i docenti che hanno dovuto pazientemente sopportare le mie numerose assenze: prometto che nella prossima stagione la mia presenza sarà devota e attenta come (spero lo sia stata) negli anni trascorsi. Grazie a tutti voi che avete sostenuto e lo fate sempre con grande passione, questo splendido progetto dedicato al mondo del Teatro da tutti noi così amato.

Carla Manzon

 

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Ultimi arrivi >>

 

DOPO LA PRIMA 2017-2018

BUON COMPLEANNO, “ADOTTA”!

Era il 1998 quando Annamaria Manfredelli ebbe l’intuizione di far avvicinare i giovani al teatro attraverso la proposizione al mondo della scuola di un articolato percorso didattico e culturale. I dirigenti scolastici ed i docenti, cui va la nostra più profonda gratitudine, condivisero sin da subito l’iniziativa. Nel corso degli anni la partecipazione non è mai venuta meno, anzi col tempo si è allargata sia in città che nel territorio.
Anche gli obiettivi si sono ampliati, coinvolgendo tematiche legate all’attualità in modo da favorire il confronto e la riflessione. Nel 2001/2002 un ulteriore tassello: la stampa di una pubblicazione come sintesi e memoria per fissare e valorizzare il lavoro svolto dai ragazzi.”

Antonino Frusteri
Presidente Thesis Associazione Culturale

 

“Di tale lungo ed entusiasmante percorso, questo è per me il quarto anno come coordinatrice e mi sento ancora come una scolaretta delle elementari che ha davanti a sé parecchia strada per imparare. Imparare soprattutto dai protagonisti del progetto, quegli straordinari ragazzi che insieme ai loro insegnanti hanno scelto di dedicare un po’ di ore della loro vita lontani dai loro mezzi prediletti (chat, videogames, serie tv, ecc.) e di passarle dentro a un teatro: un luogo dove, sin dai primordi dell’uomo, si sono sempre raccontate “dal vivo” le storie che all’uomo appartengono.
Imparare dalla loro scrittura, che come sempre mi stupisce e mi conforta per riflessioni importanti e mature e mi fa pensare che ci sia ancora un buon motivo per continuare ostinatamente a non demordere; a farmi dire che sì, il teatro ha ancora senso di esistere se i risultati dei nostri sforzi interessano ancora le giovani generazioni.”

Carla Manzon
Responsabile del progetto

 

“A vent’anni dall’avvio dell’iniziativa, sento di dover esprimere ancora la mia gratitudine ai dirigenti che hanno creduto in essa e a colleghe e colleghi che nel tempo l’hanno fatta propria, adoperandosi per dotare i loro studenti degli strumenti per seguire gli spettacoli con la giusta disposizione e l’opportuna consapevolezza.
Alla distanza, mi resta vivo il ricordo della gratificazione provata nell’impegnarmi affinché i ragazzi avessero occasione di scoprire la speciale magia del teatro, quella sospensione della realtà che sa rivelare come le vie della conoscenza passino anche attraverso le emozioni.”

Annamaria Manfredelli
Organizzatrice e prima curatrice di “Adotta uno spettacolo”

 

 
 
 
 

DOPO LA PRIMA 2016-2017

Ogni anno il progetto “Adotta uno spettacolo” ci riserva un’emozione speciale: quella di vedere i ragazzi sorpresi, capaci di riflessioni vive e vivaci, ma soprattutto coinvolti e toccati da un’esperienza artistica, quella del teatro, che rappresenta il nostro profondo substrato culturale, quel substrato in cui dovrebbero affondare le radici di ogni individuo e cittadino.
Ecco allora che i 19 anni di lavoro impegnativo e puntuale su un progetto che ha l’alto obiettivo di contribuire alla conoscenza, generare curiosità, stimolare il pensiero, vengono sempre ripagati da ciò che i ragazzi restituiscono con le riflessioni raccolte in questa pubblicazione.
Ci ostiniamo con tenacia a produrre questo volume che negli anni è diventato via via sempre più corposo, per lasciare ai ragazzi un regalo raro: la traccia delle emozioni che hanno vissuto.
Siamo poi convinti che questa pubblicazione diventi per i ragazzi e gli insegnanti anche uno strumento didattico di scrittura e di riflessione e, per molti attori e registi, un modo di avere un feedback aperto e non filtrato, su ciò che realmente sono riusciti a trasmettere al proprio giovane pubblico.

 
 

 

DOPO LA PRIMA 2015-2016

È iniziato nel 1995 il progetto formativo Adotta uno spettacolo per gli studenti delle scuole superiori, un progetto nato con l’obiettivo di costruire nel tempo, attraverso la visione e la partecipazione a spettacoli teatrali di genere e contenuto differenti, uno spettatore, ma soprattutto, un individuo critico e consapevole.
Adotta uno spettacolo compie dunque 18 anni, diventa maggiorenne, e le riflessioni, gli spunti tematici che giungono dagli elaborati scritti sono il netto sintomo di una raggiunta maturità da parte dei ragazzi.
Adotta uno spettacolo è un importante strumento per il nostro territorio e per le sue istituzioni scolastiche, atto a coadiuvare e sostenere concretamente la responsabilità della crescita di nuove generazioni ricche sul piano culturale e umano, capaci di sviluppare un cambiamento sostenibile e responsabile, dal quale dipende la qualità del futuro di tutti.

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DOPO LA PRIMA 2014-2015

Da 17 anni, il progetto Adotta uno spettacolo lavora per la formazione e l’avvicinamento al teatro dei giovani del territorio pordenonese.
Di anno in anno il progetto cresce, nei numeri (oltre 5000 i partecipanti di questa edizione), nella qualità e nell’articolazione della proposta progettuale.
Per molti ragazzi, come emerge da queste pagine, si tratta di vere e proprie rivelazioni all’arte scenica, incontri speciali che lasciano una traccia, occasioni di pensiero che altrimenti potrebbero essere fruite solo da pochi e che sono irrinunciabili per la formazione dei giovani e, quindi, irrinunciabili per il futuro della nostra società.
Adotta uno spettacolo crescerà ancora, anche grazie alle piccole e grandi esperienze di questa edizione. Nel frattempo ci piace però condividere un anno intenso di lavoro mettendo a disposizione con questa pubblicazione i contributi dei ragazzi.

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DOPO LA PRIMA 2013-2014

Adotta continua a crescere, e insieme crescono anche i ragazzi che, più che mai in questa edizione, hanno dimostrato maturità e consapevolezza di giudizio: è evidente che, soprattutto gli studenti più grandi - con molte edizioni del progetto alle spalle - posseggono un bagaglio di strumenti critici che restituisce appieno il senso della buona semina fatta. Ma tutti, anche i più giovani, specialmente in quest'anno durante il quale molte volte gli spettacoli proposti e il progetto Adottta sono stati al centro di aspre polemiche, ci dimostrano, nei testi che questa pubblicazione raccoglie, che è un errore sottovalutare le giovani generazioni e la loro capacità di giudizio: come ci hanno ricordato Marco Lodoli e Vittorino Andreoli sul palco del Teatro Verdi, con i ragazzi va costruita soprattutto una relazione e un dialogo e, per quanto difficile sia, vanno aiutati a comprendere la complessità di quanto li circonda.

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DOPO LA PRIMA 2012-2013

Adotta uno spettacolo: Visioni / Incontri / Esperienze ha compiuto 15 anni ed ha l’età di molti degli studenti che, anche in questa edizione, hanno affollato i teatri della provincia di Pordenone per assistere ad uno dei tanti spettacoli proposti nell’ambito del progetto. Anche per questo, come omaggio ai ragazzi protagonisti e fruitori dell’esperienza teatrale, a suggello di Dopo la prima, quest’anno abbiamo deciso di apporre uno dei testi che questo volume accoglie. E così, dopo essere ricorsi negli anni al pensiero Giorgio Strehler, Ennio Flaiano, Leo De Berardinis, Antonin Artaud e di altri grandi uomini di cultura e di teatro, ci è parso che queste righe di Davide Callegari – uno degli oltre duemila studenti che quest’anno ha aderito al progetto – esprimessero al meglio l’obiettivo che ancora oggi Adotta uno spettacolo persegue: fornire al mondo della scuola un’opportunità ulteriore di conoscenza e approfondimento, agli studenti occasioni di crescita della persona e delle relazioni.

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DOPO LA PRIMA 2011-2012

La pubblicazione Dopo la prima dà la giusta visibilità all’impegno degli studenti che hanno partecipato al progetto e mostra, attraverso i loro elaborati, il punto d’arrivo del percorso culturale che essi hanno compiuto attraverso l’accostamento al teatro.

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DOPO LA PRIMA 2010-2011

Le riflessioni raccolte in Dopo la prima rilevano non solo la cronaca dello spettacolo da un punto di vista prezioso, quello degli studenti, ma sono concreta testimonianza della vivacità dell’esperienza, che passa attraverso la preparazione alla visione, la lettura del testo, un lavoro puntuale e preciso degli insegnanti in classe, il tempo della discussione collettiva dopo e, infine, l’elaborazione scritta o grafica.

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